Maggio 2006 dalla lettera ai cittadini della candidata Sindaco Franca Colombo:
“Nel prossimo Piano di Governo del Territorio dopo la spaventosa abbuffata di cemento del piano voluto dall’amministrazione uscente, altre aree edificabili saranno difficilmente autorizzate. Chi vorrà ampliare la propria casa avrà serie difficoltà da superare per non dire della svalutazione indiretta cui verranno sottoposti gli immobili Il piano Beretta esaurisce tutte le possibilità edificatorie dei prossimi 10 anni….”
A questo punto viene spontanea una domanda: se il Piano Beretta era un abbuffata di cemento perché l’amministrazione comunale ha previsto nei prossimi 5 anni altri 135.000 metri cubi cioè due-tre volte tanto quel piano che esauriva tutte le possibilità edificatorie?
Negli ultimi 30 anni la popolazione di Barzanò ha avuto una crescita di 1180 abitanti.
Con questo PGT l’amministrazione ha proposto un programma edilizio residenziale che provocherà una crescita nei prossimi 5 anni di circa 1000/1200 abitanti.
Ci sembra una vera follia. Siamo il secondo comune più densamente abitato della provincia.
Case nuove invendute nel paese ce ne sono già a decine. Noi pensiamo che il nuovo PGT debba venire incontro dove è possibile alle vere esigenze familiari presenti nel paese e meno a operazioni di natura immobiliare. Con la proposta della Giunta Colombo non reggeranno i servizi ( acquedotto,fogne,scuole,cimitero, viabilità).
Aspettiamoci un netto peggioramento della qualità della vita a Barzanò.
Un’accozzaglia di inutili manovre speculative che giovano a pochi eletti e che a Barzanò ed ai sui cittadini servono davvero a poco…. serve ben altro a questo paese !
Servono iniziative veramente rivolte a tutti in grado di riqualificare il territorio e la qualità di vita e di favorire lo sviluppo del tessuto sociale…
Le nuove idee ci sono e vengono dalla base: dalle persone, dalle associazioni, dal paese.
Purtoppo al vertice manca invece la cultura e la capacità per proporre, ascoltare e mettere in pratica.
A prima vista sembra una cosa logica. Al posto delle aziende inattive o dismesse (il 50% dei casi) mettiamoci le case. Tante case e tanti abitanti in più. Ma a Barzanò c’è fame di case?
Forse di quelle a prezzi contenuti ma di altro tipo sembra proprio di no.
Senza più ICI sulla prima casa poi i comuni dovrebbero fare bene i conti se conviene proseguire su questa strada. Quanto ci costeranno ad esempio i nuovi servizi che si renderanno necessari?
Piano piano tutte le future possibili brutture verranno a galla. Nonostante la cattiva informazione da parte della Giunta, stiamo cominciando a vedere cosa potrebbe diventare Barzanò nei prossimi 5 anni. Grazie a ilBarzanese.