Nell’ex scuola elementare un Centro Diurno Integrato per gli anziani e a sostegno delle famiglie
di Valentino Crippa
In cinque anni di amministrazione Colombo nulla è stato fatto sulla struttura in stato di abbandono dell’ex scuola elementare. Non è stato fatto nulla neppure per proporre alla discussione idee anche a lunga scadenza sull’utilizzo di questo storico immobile. Una cittadina importante come Barzanò non può continuare così. La piazza del mercato ha necessità di essere più accogliente, con nuovi elementi che la rendano più viva e attrattiva (una bella fontana, giochi dei bambini ben tenuti, magari una zona parzialmente coperta per non scappare alla prima pioggia o alla forte esposizione solare estiva, il tutto facendo attenzione a non ridurre gli spazi delle bancarelle del mercato).
Ma anche una piazza nella quale piano Beretta si, piano Beretta no, venga affrontato finalmente a partire dalle idee il tema di come recuperare l’immobile della ex scuola elementare patrimonio della nostra comunità valorizzandone la memoria storica. Parliamo di un immobile costruito nel 1929 che originariamente aveva oltre al piano interrato due piani fuori terra di circa 400 mq di superficie per piano.
Nel dopoguerra (1950) l’edificio è stato ampliato con un sopralzo. Un piano in più per accogliere anche le classi della scuola media che sono state ospitate fino alla costruzione delle nuove scuole medie consorziali di via Leonardo Da Vinci.
Oggi nell’ex scuola è disponibile una superficie complessiva di oltre 1200 mq al quale vanno aggiunti i 400 mq di spazio interrato. Tre volte la superficie dell’attuale Municipio che è in totale di poco superiore a 400 mq. con poche decine di metri quadri di interrato.
Come si può vedere gli spazi dell’ex scuola sono ampi e si prestano a un utilizzo multifunzionale anche grazie ai diversi accessi già presenti e alla possibilità sul retro dell’edificio di inserire eventualmente un terzo accesso e un ascensore oggi mancante.
La valorizzazione dell’edificio credo debba essere strettamente legato alle nuove necessità che emergono nella società. A Barzanò ad esempio sono in aumento i problemi legati alla crescita della popolazione anziana. In Provincia di Lecco gli over sessantacinquenni hanno superato la percentuale del 25% (86.104 su una popolazione di 335.420).
A Barzanò il 25% vuol dire oggi 1300 abitanti su 5200. Le proiezioni future prevedono una tendenza in ulteriore crescita.
Occorrono allora nuovi servizi pensati per la popolazione anziana e che siano nel contempo un forte sostegno e sollievo alle famiglie. C’è bisogno di un vero “ Centro Benessere” per chi essendo più anziano ha una salute precaria e vive la solitudine come una oppressione insopportabile. Un servizio che abbia lo scopo di mantenere in paese l’anziano, fra la sua gente. Un servizio che abbia l’obiettivo di prevenire e rallentare per quanto possibile il trasferimento nelle costose case di riposo che in diversi casi purtroppo rappresentano una soluzione inevitabile.
Questi nuovi servizi a metà strada fra l’assistenza domiciliare e la casa di riposo sono i Centri Diurni Integrati ( CDI) aperti da mattino a sera. Non svolgono funzioni di tipo alberghiero come le case di riposo, ma garantiscono molteplici servizi alla persona, attività di animazione e socializzazione studiate per rallentare il decadimento fisico e cognitivo, servizi sanitari e di sostegno alla famiglia.
Alcune esperienze sono già state realizzate e cominciano a farsi conoscere nel territorio.
E’ il caso anche del CDI di Lomagna un comune di quasi 5000 abitanti, dimensioni simili a Barzanò. Mi auguro che in futuro negli spazi dell’ex scuola elementare possano trovare posto oltre al municipio anche questo nuovo servizio per gli anziani. Sarebbe un’ottima cosa.
Centro Diurno Integrato nell’ex scuola elementare? Possibilità di Comunità Protetta? Piccoli alloggi per persone sole parzialmente autosufficienti che potrebbero avere anche un’assistenza socio-sanitaria? Servizi di animazione, socializzazione e sostegno famigliare? Il tutto nel centro di Barzanò cioè nel CUORE DEL PAESE……e c’è chi ancora si domanda a chi dare il voto alle prossime elezioni amministrative?????
mi sembra un’ottima idea, potrebbe starci anche la possibilità di comunità protetta. piccoli alloggi per persone sole, parzialmente autosufficienti che con un centro diurno nello stesso stabile avrebbero anche un’assistenza socio sanitaria.potrebbe essere veramente il passasggio intermedio tra lo staqre in famiglia ed andare in una RSA. saluti Sergio
Interessantissima!!! Il Centro Diurno Integrato è un modello di integrazione sociale, di inclusione per le persone anziane o in difficoltà, dove si integrano servizi alla persona, servizi sanitari e riabilitativi, servizi di animazione e socializzazione e servizi di sostegno nel contesto famigliare. In ogni area si possono sviluppare progetti mirati.
Grazie Valentino per il tuo prezioso contributo. Anna
Mi sembra un’idea interessante che va approfondita e discussa con i barzanesi