La Lega Nord di Barzanò, ha recentemente pubblicato sul suo sito il seguente annuncio: A Barzanò è scomparso il Consiglio Comunale. Il gruppo leghista lamenta la mancata convocazione da parte dell’Amministrazione del Consiglio Comunale dal lontano dicembre 2011. La doglianza leghista merita di essere presa in considerazione per fare alcune puntualizzazioni.
E’ vero infatti che nelle linee di mandato dell’Amministrazione si leggeva della volontà di valorizzare il consiglio comunale coinvolgendolo nelle decisioni importanti e nella discussione dei problemi di interesse del paese.
Valorizzare il consiglio comunale, tuttavia, non significa certamente convocarlo mensilmente, anche quando non ve ne sia bisogno, pur di convocarlo. Significa convocarlo allorquando sia necessario un confronto, una discussione, una votazione su temi che richiedono il passaggio dinnanzi a questa istituzione. Non convocare il consiglio comunale per qualche mese non significa disprezzare l’istituzione nè tantomeno che la Giunta è inattiva. La macchina comunale si sta comunque muovendo e l’Amministrazione sta lavorando, talora con risultati visibili ma altre volte con risultati non immediatamente percepibili e che daranno solo in un secondo momento ii loro frutti.
I consiglieri di maggioranza e minoranza hanno la possibilità di lavorare e confrontarsi su temi importanti anche in mancanza di una formale convocazione nel consiglio nelle riunioni delle commissioni di studio, istituite proprio dal consiglio comunale (su impulso della Giunta) per garantire coinvolgimento e partecipazione dei consiglieri e non solo durante tutto l’arco dell’anno. La maggior parte delle commissioni sono state già convocate, altre verranno convocate a breve.
Insomma si sta lavorando e si sta comunque cercando un confronto con tutte le forze operanti sul territorio.
Detto questo, l’Amministrazione dovrà comunque tenere in considerazione la richiesta di convocazione del consiglio comunale da parte delle minoranze, soprattutto allorchè le stesse producano mozioni, interrogazioni ma anche proposte di delibera. Occorre peraltro ricordare che il consiglio comunale a norma dell’art. 19 del regolamento del consiglio comunale può essere richiesto anche da 1/5 dei consiglieri. Ci si augura tuttavia che le minoranze che oggi reclamano la convocazione a breve di un consiglio comunale siano in grado di portare all’ordine del giorno temi concreti, proposte costruttive e non mozioni politicamente connotate e ideologiche.
Edoardo Colzani
Non voglio entrare nel merito della questione locale,ma il tema penso sia vero e di carattere generale che riguarda lo squilibrio tra esecutivi e consigli.Gli esecutivi hanno un potere eccessivo in nome dell’efficienza delle decisioni.Le elezioni dirette di sindaci e presidenti in seguito alle riforme costituzionali sono state considerate come un passo in avanti in nome dell’espressione diretta della volontà degli elettori.Gli eletti,investiti da questa forza,hanno ritenuto spesso di procedere con eccessiva velocità nel processo decisionale,convinti di aver avuto un preciso mandato.Spesso hanno commesso errori clamorosi andando oltre il loro mandato e trascurando l’esercizio quotidiano e faticoso del consenso.Le giunte si sono troppo immedesimate nel ruolo tanto da ritenersi risorsa insostituibile e peccando di autoreferenzialità.Come sempre nel nostro paese si è passati da un eccesso all’altro.Prima i CORECO controllavano ogni atto comunale entrando talvolta nel merito delle scelte comunali e andando fuori campo.Per reazione poi sono stati aboliti quasi totalmente i controlli.I comuni hanno avuto campo libero,fin troppo,in una fase in cui si riteneva che la vicinanza al cittadino legittimasse la pienezza di una decisione.I risultati di questa visione estrema sono sotto gli occhi di tutti.Ora assistiamo da anni a delibere comunali insufficienti dal punto di vista delle motivazioni,scritte male e anche con errori che rivelano trascuratezza e poco valore rispetto all’atto.Il ruolo dei segretari comunali è stato ridimensionato tant’è che ora hanno poco lavoro dal punto di vista del controllo degli atti mentre arrancano nel loro nuovo ruolo inventato di direttori carenti di un necessario set di strumenti manageriali.I consigli contano veramente poco e questo vale anche per quelli provinciali,regionali e per il parlamento.Nell’infausta fase berlusconiana il parlamento ha toccato il minimo storico di credibilità ed è stato relegato a elemento residuale asservito alla volontà e soprattutto agli interessi dell’esecutivo collezionando figuracce che resteranno nella storia della Repubblica Italiana.Curiosamente proprio le forze politiche che ora si lamentano dovrebbero non dimenticare il loro attivo ruolo di svuotamento degli organi di contrappeso agli esecutivi.Le vere decisioni amministrative ora si trovano negli atti di giunta ma direi ancor più nei decreti e nelle determinazioni degli uffici;in sostanza parte delle decisioni politiche,in nome dell’efficienza della pubblica amministrazione le ritroviamo impropriamente negli atti di gestione.Questi atti sono numerosi e difficilmente entrano sul tavolo di discussione.Il quadro attuale di fatto sacrifica il ruolo dei consigli.Nulla vieta però di portare in consiglio comunale qualsiasi argomento per la discussione,atti di giunta da sottoporre ad una pubblica valutazione,intendimenti,progetti non ancora definiti.Questi temi possono essere sottoposti al consiglio e ,se ritenuti idonei di approfondimento,affidati per un’analisi ai gruppi di lavoro delle commissioni.In sostanza qualche sforzo per recuperare il ruolo del consiglio può essere fatto da tutti,comprese le opposizioni che devono in questo contesto sfavorevole maturale un profilo più propositivo.
Angelo
Sono stato consigliere comunale nell’ultima legislatura 2006-2011. Nel 2006 il Consiglio comunale è stato convocato 15 volte, nel 2007 8 volte, nel 2008 e 2009 10 volte e nel 2010 9 volte. Nel 2011 ci sono state le elezioni. Come si può vedere dai numeri tanto diversi ci sono periodi che il Consiglio viene convocato di frequente altre volte di meno. Penso che chi lamenta adesso che il Consiglio comunale è troppo tempo che non si riunisce,è probabile che nei prossimi mesi con le scadenze che ci saranno sui bilanci, sul PGT per dirne solo due potrà constatare che le convocazioni non saranno di sicuro infrequenti.
Il rispetto dei consiglieri di minoranza và tenuto alto ma anche il Consiglio comunale và riunito se ci sono argomenti sufficienti che ne giustifichino la convocazione e di questi tempi anche la spesa.
La lega nord rispecchia appieno la decadenza patetica del suo leader. Come sempre, gran rumore all’opposizione, ma quando si trova sulla cadrega del potere, di fatti concreti e costruttivi, se ne veden minga! Alla faccia di Roma ladrona!!