Ricostruzione storica a cura di Valentino Crippa
C’era una volta la Trattoria Isoletta. Ben 86 anni di attività in paese. Un pezzo di storia di Barzanò di cui si sta perdendo la memoria. Eppure questo edificio che è impossibile non notare per la sua dimensione quando si passa in via Roma è stato in passato un punto di ritrovo bar e trattoria molto conosciuto e frequentato.
La storia dell’Isoletta è sopratutto la storia di Giuseppe Perego nato nel 1882 che l’ha fatta costruire e l’ha gestita nel periodo delle due guerre per circa 50 anni insieme alla sorella Maria e sua moglie Rosa Cattaneo.
Ma la storia dell’Isoletta è anche la storia di altre tre donne, Maria, Luigia e Bambina, le figlie di Giuseppe e Rosa nate fra il 1915 e il 1920.
Alla morte di Giuseppe nel 1952 unico uomo in casa, queste cinque donne sono andate avanti da sole a gestire la trattoria-bar. Nel 1963 la seconda figlia di Giuseppe Luigia, si sposa con Angelo Fumagalli classe 1927 che risiede tuttora negli antichi locali di via Roma dove è nata questa storia.
Ci incontriamo lì con Angelo. Entrando si ha l’impressione che il tempo si sia fermato. Molto è rimasto come tanti anni fa. Gli chiediamo di aiutarci a ricostruire la storia dell’Isoletta e lui non si fa pregare.
La storia è iniziata all’inizio del secolo scorso quando 110 anni fa fu costruito questo edificio commissionato da mio suocero Giuseppe Perego al “cammastrom” (così lo chiamavano il padre dell’architetto Longoni che aveva l’impresa edile). La costruzione fu terminata nel 1902-1903. Ebbe così inizio l’attività di bar Trattoria. Nei primi anni fu gestita dal padre della signora Ida del “ Casom”che si trovava a poca distanza sulla stessa via. Questo perchè Giuseppe Perego in quegli anni aveva già in corso un attività legata alla lavorazione della seta alla Cascinetta.
Dopo pochi anni la trattoria fu presa in carico direttamente e definitivamente dalla famiglia Perego attraversando gli anni difficili a cavallo fra le due guerre fino alla morte di Giuseppe nel 1952.
Dopo la prima guerra sono nate le figlie di Giuseppe e Rosa
Si e la storia dell’Isoletta è sicuramente anche la loro storia. Alla morte del padre tutte avevano superato i 30 anni e accumulato una buona esperienza nella gestione dell’attività e quindi erano diventate di fondamentale aiuto per la mamma e la zia che erano prossime alla settantina.
Tra l’altro al fianco della trattoria avevano anche un negozio di drogheria dove vendevano di tutto, dal caffè allo zucchero a generi vari. La trattoria e la bottega fino al 1963 sono state gestite da loro.
Via Roma, le porte d’ingresso all’ex Trattoria Isoletta (a sinistra) alla drogheria e al negozio di
fruttivendolo del ” Sorman”
1963. E’ l’anno che lei Sig.Angelo sposa Luigia Perego una delle tre figlie
Si. Io fino a allora abitavo alla Cascina Pino di fronte all’attuale Pasticceria di via Ferrari e accanto alla fontana. Facevo l’agricoltore, il “paisan” come si dice dalle nostre parti. All’Isoletta mi misi subito al lavoro. Nel 63 i viali di bocce c’erano già ma erano ridotti a un prato.
I viali delle bocce…ora ci sono i pomodori di Angelo Fumagalli
Li rimisi in esecuzione allungandoli oltre i 24 metri che da regolamento erano necessari per fare le gare. Nei primi anni i nuovi viali attiravano molti appassionati e si lavorava tanto. Iniziavano a giocare a metà marzo verso S. Giuseppe. Arrivava a giocare anche gente di Besana che lavorava dai Corti. Poi con la costruzione del Bocciodromo coperto in via Pirovano tutto è cambiato. Ai primi freddi di settembre la gente preferiva andare là e da quel momento i nostri viali davano solo un sacco di lavoro ma poco guadagno.
Chi erano i clienti che frequentavano la trattoria?
Angelo si guarda intorno nel locale dove è ancora collocato il bancone della Faema con le bottiglie di liquori, poi riprende il suo racconto.
La trattoria nella prima metà del secolo e anche dopo a mezzogiorno era frequentata da chi lavorava nelle aziende di Barzanò. Otto o dieci venivano dal salumificio Beretta e quasi quindici dalla falegnameria Proserpio che si trovava tra l’ex oratorio e il Cafferino.
Si accomodavano nei vari locali o anche fuori accanto ai viali delle bocce consumando un primo, pastasciutta o risotto e un secondo con contorno.
Erano lavoratori che arrivavano in particolare da Montevecchia e nei giorni di brutto tempo restavano anche a dormire.
La zona bar come era organizzata?
C’era il bancone del bar posto sul lato sud della parete dove è tuttora, di noce massiccio, bellissimo. Quando è arrivata l’acqua potabile è stato sostituito con quello di acciaio che c’è ora della Faema, più moderno, con il frigo e i lavandini incorporati.
Di fronte al bancone c’era e c’è ancora il grande camino dove venivano infilati pezzi di tronco notevoli e ai due lati i clienti potevano sedersi sulle due panchine a scaldarsi. In tutto l’edificio ci sono ben 14 camini. E’ così che ci si scaldava a quei tempi.
Anche la cantina era ben fornita e il pozzo…
Si certo. Qui fuori sotto la tettoia arrivavano i carretti trainati dai buoi. Portavano le botti del vino
che venivano calate nella botola evitando di fare le scale. Nella cantina venivano messe altre provviste e i salumi attaccati al soffitto con i ganci.
Fuori sul lato nord c’è il pozzo che ai tempi veniva usato dalla trattoria e dagli inquilini per i vari impieghi compreso il lavaggio dei panni. Sul fronte strada dell’attuale via Roma fra gli inquilini c’era anche lo storico negozio di fruttivendolo del “Sorman” molto frequentato e che i più anziani si ricordano bene.
Il pozzo con la tettoia
Alla Trattoria “Isoletta” oltre al Bocciodromo c’erano altri divertimenti?
Certo. Qui oltre al gioco delle carte si ballavano i valzer, le mazurche e i tanghi.
Nella breve distanza di poche centinaia di metri c’erano tre posti dove si ballava.
Oltre all’Isoletta c’era l’Osteria del “ Maran” al Casom e a Cascina Gallo.
Giravano anche con un carretto trainato da un asino con sopra un organo lungo tre metri.
A quei tempi nonostante le difficoltà c’era una grande voglia di divertirsi.
I PROTAGONISTI
Perego Giuseppe nato il 16 gennaio 1882 deceduto 15 maggio 1952
Cattaneo Rosa (moglie di Giuseppe) nata il 15 giugno 1884 1 aprile 1968
Perego Maddalena ( nubile sorella di Giuseppe) nata il 25 maggio 1884 17 novembre 1969
LE FIGLIE
Perego Maria nata il 13 dicembre 1915 deceduta il 17 novembre 1982
Perego Luigia il 23 agosto 1917 il 31 maggio 2003
Perego Bambina il 29 aprile 1920 il 30 luglio 1966
Fumagalli Angelo nato il 5 settembre 1927
è sempre interessante riscoprire la storia. bravo vale!