Un intervento che i cittadini hanno mostrato di apprezzare non solo perché sono state tolte le scrostrature e si è abbellita con la pittura la fontana del centro paese. La cosa più interessante sta nel fatto che l’amministrazione ha dimostrato di avere a cuore un edificio che rappresenta un pezzo importante di storia locale. La fontana del “Pino” era così chiamata perché si trovava accanto alla Cascina Pino. Oggi l’area è occupata dai condomini rossi che si trovano di fronte alla Pasticceria. Quando fino a metà secolo scorso e oltre non c’era ancora l’acqua potabile nelle case, le donne venivano qui nella vecchia fontana a lavare i panni.
Pare che una parte dell’acqua della fontana veniva e venga alimentata da un canale proveniente dal pozzo della Coperativa di Consumo che si trova nelle cantine dove ha sede oggi la scuola steineriana accanto alla sede dell’Associazione Pensionati Barzanesi di via Pirovano. In questo pozzo non è mai mancata l’acqua anche nei momenti di siccità ci ha riferito Dante Besana Presidente della Cooperativa ed è vero che l’acqua alimentava anche la fontana.
Questa affermazione è supportata dal fatto che proprio una donna tuttora vivente e che ai tempi era poco più di una bambina ci ha raccontato che alcune volte non arrivava l’acqua nella fontana del “Pino” e allora per risolvere il problema la mandavano alla Cooperativa a chiedere di aprire il flusso di acqua. E l’acqua cominciava a scorrere nella fontana. Le donne potevano cosi continuare nel loro lavoro. Adesso che la fontana è stata rimessa a nuovo speriamo non venga trattata come un pezzo da museo. Sarebbe interessante trovare il modo di farla vivere e apprezzare dai cittadini.