In questi giorni il Gruppo Consiliare PDL- Vivere Barzanò ha affisso un comunicato che riprende un vecchio cavallo di battaglia che non ha portato fortuna nelle ultime elezioni amministrative del 2011 ossia l’individuazione nell’ex Casa del Fascio di via Sirtori la sede “ideale” per il nuovo presidio della tenenza dei Carabinieri.
Non si è fatta attendere al riguardo la risposta del Gruppo di Impegno Civico che pubblichiamo integralmente al pari del comunicato
del gruppo di opposizione PDL -Vivere Barzanò.
Per un ulteriore approfondimento anche di tipo storico pubblichiamo un documento di Impegno Civico del 2011 e un intervista di Valentino Crippa sui ricordi di Luigi Pirovano un ragazzo barzanese del 1926 sull’importanza che questo edificio ha avuto nella storia del nostro paese.
LA RISPOSTA DI IMPEGNO CIVICO
QUESTIONE TENENZA : NON TUTTI I SINDACI SONO UGUALI
I Sindaci non sono tutti uguali !!!
Alcuni sono abituati a vendere fumo. Così è stato durante l’Amministrazione di “ Vivere Barzanò” nella quale il Sindaco Francesca Colombo ha ottenuto un “nulla osta” per la realizzazione della Tenenza dei Carabinieri a Barzanò, ma nonostante il coinvolgimento di Provincia e Regione ha ottenuto solamente la promessa di un Cofinanziamento pari a 1.500.000 euro.
I restanti 3.500.000 su chi sarebbero ricaduti?
A questo va aggiunto che l’apertura della Tenenza avrebbe avuto come conseguenza la chiusura della Caserma di Cremella con un differenziale di incremento di soli 5 carabinieri per tutto il territorio (non solo a disposizione di Barzanò). Questo è spreco di denaro pubblico!
C’è invece l’attuale Sindaco di Barzanò
che visto il “nulla osta” ereditato dalla precedente amministrazione e verificata l’impossibilità di coprire i costi con finanziamenti pubblici, si è impegnato per trovare finanziatori privati che si sono ritirati dopo che a fronte di un impegno immobiliare superiore ai 4.000.000 di euro, i carabinieri offrivano un improbabile canone d’affitto annuo di non più di 40.000 euro che neppure in 100 anni avrebbe ripagato l’investimento.
che ritenendo la sicurezza dei cittadini un obiettivo fondamentale, che passa innanzitutto dal rafforzamento del Tessuto sociale, ha messo in atto e favorito la realizzazione di varie iniziative che portano in questa direzione.
In accordo con i Sindaci dei comuni limitrofi ha realizzato l’unione del Servizio di Polizia Locale (la cui sede è a Barzanò) migliorandone l’efficacia ha messo le basi per migliorare a basso costo la videosorveglianza nel territorio con la realizzazione della rete Wi-Fi che ritenendo la sicurezza dei lavoratori fondamentale sta provvedendo a spostare l’archivio comunale e il deposito cantonieri, togliendoli da un edificio ormai fatiscente che mette a repentaglio l’incolumità fisica di chi ci lavora , spostandoli nella “Palestrina” retrostante “l’ex casa del fascio”.
L’utilizzo di questo spazio non compromette la realizzazione della Sala Polifunzionale che continua a essere uno dei nostri obiettivi rallentato solo dai vincoli derivanti dal patto di stabilità.
FATTI NON PAROLE.
Per completezza di informazione il Sindaco di Casatenovo sta spendendo circa 300.000 euro per ampliare una caserma già esistente.
IMPEGNO CIVICO BARZANO’
SPECIALE
IL FUTURO DELL’EDIFICIO COMUNALE
EX CASA DEL FASCIO, CINETEATRO PALESTRA DI VIA SIRTORI
Alcune considerazioni di Impegno Civico Barzanò per non perdere un pezzo di identità del nostro paese
LA STORIA
Dall’analisi dei documenti storici ( lettera del Podestà di Barzanò Edoardo Pozzi al Prefetto di Como del gennaio 1936) e i ricordi contenuti nell’intervista a Luigi Pirovano barzanese classe 1926 si evidenzia come l’ex Casa del Fascio edificata nel 1932 con i suoi spazi dedicati alle attività culturali e sportive ha rappresentato per la comunità di Barzanò e delle sue frazioni di Cremella,Viganò e Sirtori rimaste tali fino al 1952, un centro attrattivo importantissimo. Un centro sopratutto voluto fortemente dalla popolazione che alla fine degli anni 30 raccolse attraverso una sottoscrizione cittadina la somma di 150.000 lire necessaria per costruire l’edificio.
E’ stato grazie a questo sforzo che intere generazioni hanno potuto godere di ampi spazi dove esercitare lo sport, dove vedere un film, avere il piacere di assistere a un saggio musicale o a una rappresentazione teatrale in un luogo dall’acustica eccezionale. Anche la Cooperativa di Consumo sorta a Barzanò nel 1913 e citata nella lettera del Podestà partecipò alla spesa attraverso un prestito di 8000 lire per aiutare a finanziare l’opera
IL FUTURO
Oggi è una struttura inutilizzata. Tutte le liste che parteciparono alle ultime elezioni del 2006 erano d’accordo nel dotare il paese di una struttura mancante: un auditorium polifunzionale che a tutt’oggi manca e che nei loro programmi elettorali Impegno Civico e Lega Nord avevano individuato nell’edificio di via Sirtori. Poi improvvisamente verso la fine del 2008 dal cilindro del Sindaco (in calo di consensi…) uscì la prima frettolosa idea del Commissariato di Polizia, bocciata poi sonoramente dal ministro Maroni.
Ora il Sindaco insiste con un altra idea, quella della Tenenza dei Carabinieri da collocare sempre nell’edificio di via Sirtori. Una idea mai discussa in Consiglio comunale e mai portata all’attenzione dei cittadini. Questo aspetto è grave vista la storia del cineteatro. Un parere sarebbe d’obbligo se non altro per rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto.
COSA NE PENSANO I SINDACI DEI COMUNI VICINI
L’idea della Tenenza a Barzanò è reputata uno sbaglio dagli altri Sindaci del territorio perchè considerata una grande spreco di denaro pubblico e un doppione di opere già programmate in caserme dei comuni vicini.
Inoltre in termini di sicurezza il risultato sarà praticamente nullo perchè a fronte di un costo esorbitante ed insostenibile non si otterrebbero migliorie concrete perchè verrebbe cancellata la caserma di Cremella e quell’incremento di forze che sarebbero necessarie è possibile ottenerlo in tempi più rapidi con l’ampliamento già deciso della caserma di Casatenovo.
Ecco perchè l’idea della Tenenza scaturita a seguito del fallimento dell’operazione Commissariato di Polizia è velleitaria e sbagliata ( si parla di costi per 5 milioni di euro…). Se aggiungiamo poi che non solo non è condivisa dai Sindaci del territorio ma nemmeno discussa nel Consiglio comunale emerge tutta la sua natura propagandistica.
COSA PROPONIAMO
Noi innanzitutto non vogliamo privarci di un bene che appartiene al nostro paese e alla memoria storica della nostra comunità.
Vogliamo coinvolgere i cittadini per promuovere un utilizzo che non stravolga la sua vocazione originaria. Riteniamo che un paese più vissuto e attrattivo è anche un paese più sicuro.
Pensiamo che questo edificio sia idoneo per un utilizzo da parte di tutti. Per favorire lo sviluppo della cultura e delle iniziative musicali e teatrali che renderanno più vivace il nostro paese. Anche per queste ragioni diciamo no a questo spreco di soldi!
COSA FAREMO PER LA SICUREZZA
Per quanto riguarda la sicurezza noi faremo il gioco di squadra con tutti i Sindaci dei comuni vicini per migliorare la presenza delle forze dell’ordine sul nostro territorio. L’obiettivo importante è un incremento degli uomini è una loro presenza 24 ore su 24. Ma siamo anche consapevoli che i tagli operati dal governo sono talmente pesanti che a volte alle forze dell’ordine viene a mancare persino la manutenzione ai mezzi in dotazione e la benzina. Sono questi i problemi sui quali far sentire forte la nostra voce.
NOTE STORICHE SULLA CASEMA DEI CARABINIERI
La Caserma dei Carabinieri è rimasta a Barzanò dagli anni 30 fino ai primissimi anni 70.
Per qualche anno si è trasferita a Sirtori nell’edificio dell’attuale sede comunale e infine nella nuova palazzina di Cremella dove la caserma è stata inaugurata il 29 maggio 1977.
Il Progetto sostenuto dalla Società Alfa Presidente Ing.Teodoro.
In questi ultimi anni la caserma di Cremella è stata interessata a un’ampliamento.
STORIE DI BARZANO’: i ricordi di un ragazzo barzanese del 1926
Quando negli anni 30 Barzanò era il Centro attrattivo della Brianza
Gli spettacoli teatrali, culturali,sportivi nel Cineteatro di via Sirtori
intervista a Luigi Pirovano di Valentino Crippa
Luigi Pirovano classe 1926 è uno di quei ragazzi barzanesi nato fra le due grandi guerre che con il suo sguardo di bambino ha visto inaugurare nel 1932 la Casa del Fascio.
Ricorda bene negli anni successivi , le iniziative sportive,artistiche,teatrali che vi si svolgevano. Avvenimenti di alto livello con artisti di fama nazionale e internazionale che esercitavano un forte richiamo anche sulla popolazione dei comuni vicini compresi Missaglia e Casatenovo.
Barzanò del resto era già di per se diventato un comune importante perché nel 1928 erano stati aggregati Cremella,Viganò e Sirtori. La popolazione complessiva superava i 5700 abitanti.
In che zona del paese risiedevi da ragazzo?
“ Io abitavo con la mia famiglia nell’edificio al secondo piano che ospita oggi “ Il Baretto” in Piazza Fratelli Besana. A poche centinaia di metri ho avuto il privilegio di vedere da vicino gli avvenimenti che cambiavano la storia del paese” Oltre all’inaugurazione della Casa del Fascio, vedevo i lavori di costruzione della nuova strada provinciale Lecco-Oggiono-Monza che fù inaugurata nel 1933. I sassi per fare il fondo di questa strada venivano prelevati dalla roccia che si trovava sul retro dell’edificio che ospitava la caserma dei carabinieri in via Sirtori.
Il materiale veniva trasportato con l’impiego di carrelli su rotaia. Quando il cantiere era fermo nei giorni di festa noi ragazzini ne approfittavamo per divertirci. C’era chi ci saliva sopra e chi spingeva. Grazie alla pendenza con questi carrelli arrivavamo fino a S.Feriolo.
Quali sono i tuoi ricordi riguardo al cineteatro della Casa del Fascio?
Sul cineteatro di via Sirtori, mi ricordo l’apprezzamento che le compagnie musicali e teatrali riconoscevano all’eccezionale acustica di cui era dotato l’edificio. Erano tutti molto contenti di esibirsi in questo luogo perché lì la loro arte veniva pienamente valorizzata. Contenti gli artisti e contenti gli spettatori.
La voce poi girava negli ambienti artistici e le esibizioni erano sempre più qualificate e apprezzate.
Il palco del teatro era molto ampio.Vi trovavano posto sia i numerosi camerini per gli artisti sia i teli per i cambi di sceneggiatura. Insomma un teatro che non aveva nulla da invidiare a quelli di cittadine più grandi.
Barzanò grazie a questo edificio era veramente divenuto un centro attrattivo e lo era innanzitutto per le iniziative culturali e artistiche, ma anche sportive. Non dimentichiamo che nella palestra sono cresciuti atleti di levatura nazionale. Non dimentichiamo che a Barzanò c’era la Banda musicale e anche una compagnia teatrale amatoriale che si esibiva nel cineteatro.
Ci sono avvenimenti che ti sono rimasti particolarmente impressi?
Sì, uno degli spettacoli che più mi è rimasto nei ricordi,è stato un programma di tre serate fatto da un prestigiatore e illusionista si diceva di fama internazionale. Uno spettacolo che che oggi si vedono spesso in tv ma molto raro a quei tempi.
Nella prima serata fece illusionismo. Sul palco faceva salire gruppi di tre -quattro persone, li ipnotizzava e gli faceva fare i giochi che lui gli comandava.
Le autorità presenti esprimevano dubbi sostenendo che tutto era già preparato prima, sia i giochi che le persone scelte. Allora il prestigiatore rivolgendosi a queste persone gli disse: qui abbiamo una sala piena di pubblico, sceglietene voi uno che conoscete… La scelta cadde su ”Nino”che fu invitato a salire sul palco.A questo punto il prestigiatore rivolgendosi alla platea disse “ …questa sera Nino non farà niente, ma domani sera da casa sua prenderà una carriola e a piedi la porterà in questa sala alle 21 in punto…”
Il giorno dopo nonostante che le persone vicine fecero di tutto per distrarlo portandolo anche fuori paese, quando si avvicinò la sera non si poteva più tenerlo e hanno dovuto lasciarlo in pace.
Verso le 20.30 si è messo a girare per il cortile per prendere una carriola e a piedi si è incamminato verso la Sala del Cinema e alle 21 in punto entrò.
Salì sul palco accompagnato. Era presente anche il dottor Passarelli il quale prima del risveglio
ha voluto controllarlo constatando che era in stato di ipnosi. Quando Nino si è svegliato non sapeva niente di quanto successo.
Nel terzo giorno del suo programma al mattino il prestigiatore si fece seppellire in una buca a una profondità di un metro ed è rimasto sotto fino alle otto di sera chiudendo così l’ultimo spettacolo.
E’ un finto problema cavalcato da una finta opposizione politica che non ha proprio idee o suggerimenti validi da poter proporre in questo momento. È piuttosto evidente che il tema della tenenza è ormai morto e sepolto e che ai Barzanesi interessa ben altro di questa finta campagna sulla sicurezza del paese.
Ancora meno ai cittadini interessa sprecare soldi pubblici per costruire cattedrali nel deserto. La sicurezza va costruita con le idee e con le persone e non con edifici milionari allo stesso modo di come la socialità si costruisce con le iniziative e non con i luoghi !
Quello che sostiene l’ex Sindaco è un’ idea di paese di 30 anni fa quando ci si poteva permettere tutto, anche l’inutile. Di quelle idee e di quel modo fumoso di fare politica paghiamo oggi le amare conseguenze.
Marco