In uno scritto in occasione del 25° anniversario di fondazione del Cai sezione di Barzanò, di cui è stato presidente per 30 anni, Sergio Longoni evidenziava come l’andare in montagna non è solo un bel passatempo, ma anche quando noi non ce ne accorgiamo, è un modo di condividere e diffondere valori fondamentali come quelli della socializzazione, del rispetto per l’ambiente e pure il gusto del ”fare fatica”, dell’impegnarsi anima e corpo per raggiungere i propri obiettivi.
Di obiettivi Sergio Longoni ne ha raggiunti parecchi nella sua vita intensissima.
Ricevendo il Premio Canonica dalle mani del sindaco Giancarlo Aldeghi, ha voluto ricordare innanzitutto il padre Ambrogio che gli ha trasferito la passione per la montagna accompagnandolo fin dall’inizio sulle nostre meravigliose vette di “casa” sopra Lecco.
Sempre con il padre nel piccolo negozio di via Garibaldi – occupato oggi dalla Tappezzeria Riva – iniziava un lungo percorso di lavoro, come sui sentieri della montagna, faticoso e appagante proiettato a raggiungere mete sempre più importanti, creando negli anni ricchezza e lavoro per il paese. “Sono nato a Barzanò – ha detto – Questo paese non lo cambierei con nessun altro”.
Sergio Longoni, in un momento di forte commozione ha ricevuto il premio per meriti sportivi e – come ha precisato il sindaco Giancarlo Aldeghi – non per risultati personali straordinari, ma per aver operato concretamente a favore di tutto quello che aveva a che fare con lo sport e l’associazionismo.
Aver avviato molti giovani alla pratica sportiva, essere stato vicino a molte associazioni sportive e averle sostenute spesso, anche economicamente attraverso le sponsorizzazioni, è stata una costante della sua vita. Ciò gli fa onore, perchè proprio il valore fondamentale della socializzazione citato nel suo scritto è stato concretamente perseguito e attuato.
Tutti gli interventi, dal sindaco Aldeghi, all’ex sindaco Franca Colombo, hanno espresso parole di stima e di ringraziamento nei confronti di Sergio, che il pubblico presente alla cerimonia ha accolto con sentiti applausi di condivisione.
Si è colto un filo di amarezza nelle sue parole quando ha affermato che avrebbe voluto realizzare il suo sogno di insediarsi in via Dei Mille, occasione che si era presentata già a metà degli anni Novanta. Non tutto fila sempre liscio, probabilmente doveva andare così, ma nulla toglie alla straordinaria esperienza umana di Sergio Longoni che merita pienamente questo riconoscimento.
Valentino Crippa