10-12 luglio 2015. Tre giorni in Francia dai gemelli di Mézières en Brenne. Nel paese francese ad attendere gli italiani le famiglie da sempre legate ai valori del gemellaggio alle quali si sono aggiunte altre persone che offrono la loro disinteressata e calorosa ospitalità ai barzanesi. Anche fra chi è salito sul bus a Barzanò per affrontare il lungo viaggio, vi è un nutrito gruppo di giovani alla loro prima esperienza che tengono alto il livello di vivacità della comitiva proiettando nel futuro buone speranze per il gemellaggio italo-francese.
Venerdì pomeriggio dopo undici ore di viaggio, ci si ferma a poca distanza dalla meta a consumare il pranzo insieme a una rappresentanza dei “gemelli” che sono venuti a riceverci. Successivamente la visita a “Argenton sur Creuse” una cittadina di circa 10.000 abitanti vicina a Chateauroux.
La visita guidata a Argenton lungo il corso d’acqua chiamato anche la “via dei mulini” ci porta verso il centro città e all’attraversamento del ponte che collega la “ville haute” a la “ville basse”. Il ponte permette di passare sull’altra riva del corso d’acqua e risalire il ripido pendio che porta a una chiesa molto interessante.
Si tratta della Cappella di “Notre Dame” che ha in cima la statua della Madonna chiamata anche “Bonne Dame”del peso di ben tre tonnellate che tiene in braccio il bambino e allunga la sua mano sulla città in segno di protezione.
Il giorno di sabato giù dal letto prima delle sette e alle otto,si parte con il bus per la visita al castello di Chambord. Il castello di tutti gli eccessi come viene definito sul depliant distribuito ai visitatori con i suoi 156 i metri di lunghezza, 56 di altezza, 77 scale, 282 camini e 426 stanze.
E’ il giovane Francesco I, ambizioso, appassionato di caccia diventato re nel 1515, a intraprendere nel 1519 a soli 25 anni la costruzione del castello.
Chambord nonostante le sue dimensioni colossali, presenta un castello dalla sagoma che seduce con la sua grazia e il suo equilibrio, dove vi si legge anche l’architettura innovatrice del Rinascimento italiano.
L’ingegnosità della scala centrale che conduce ai tre piani del castello suggeriscono che Leonardo Da Vinci venuto in Francia fin dal 1516 su richiesta di Francesco I potrebbe essere uno degli ispiratori. Una curiosità: due persone che utilizzano ognuna una rampa di scale possono intravedersi attraverso le aperture praticate nel centro ma non si incontrano mai.
Poi c’è il Parco che circonda il castello con i suoi 5440 ettari, (una volta e mezzo l’intero territorio del comune di Barzanò) che ospita una fauna di numerosi animali in completa libertà, come cinghiali e cervi.
Domenica. E’ arrivato il giorno dei discorsi ufficiali e dei saluti.
Dietro il tavolo sul quale sono esposti i piccoli regali per le famiglie francesi e italiane, iniziano verso le 11.30 i brevi discorsi dei Presidenti dei due gemellaggi. Antonella Proserpio per Barzanò
e Syilvie Lefort per Mézières en Brenne. Successivamente quelli dei due Sindaci Jean Louis Camus e Giacarlo Aldeghi che mettono in evidenza come il gemellaggio fra i due paesi sono il caldo incontro fra i cittadini , le famiglie e le scuole delle due comunità. Per questo non invecchia
nello spirito anche se di anni ne sono passati tanti. Gli scambi dei piccoli regali fra i quali le tovagliette costruite e ricamate dalle donne di Barzanò per le famiglie francesi e le confezioni di liquori regalate alle famiglie italiane, gli abbracci e le promesse di ritrovarsi l’anno prossimo a Barzanò concludono una tre giorni intensa di emozioni
e di piacevoli visite turistiche dove la bellezza e l’amicizia sono presenti in ogni momento.