Un 4 novembre ben celebrato quello di Barzanò a 100 anni dall’inizio della “Grande guerra” che ha coinvolto come ha detto nel suo intervento il Sindaco Giancarlo Aldeghi soprattutto i giovani, spesso sotto i 20 anni che hanno sacrificato la loro vita per difendere la patria in una guerra insensata che ha distrutto un intera generazione.
600.000 sono i soldati italiani periti nella tragedia sulle montagne e nelle valli del nord est per combattere “il nemico” austriaco.
Dopo la S.Messa celebrata dal Parroco Don Giuseppe Scattolin ,sul sagrato della chiesa si sono riuniti le autorità civili e religiose e bello da vedere i bambini della scuola materna “Primavera”ognuno con la bandiera tricolore accompagnati dalle insegnanti e dalla direttrice Patrizia Colombo.
Accanto anche gli studenti della classe quinta della scuola primaria coordinati dall’insegnante Alessandra Ansaldi che hanno messo in scena una breve rappresentazione con parole scritte su foglietti colorati che andavano buttate nel braciere, a significarne le negatività (perdite, solitudine,distruzione, malinconia, dolore) e le parole che vanno invece valorizzate per il futuro (sorrisi, abbracci,ricostruzione, gioia, libertà, protezione).
Prima di avviarsi in corteo per le vie del paese è stata deposta la corona floreale ai piedi del cippo sul lato sinistro del sagrato dove sono scritti su marmo tutti i caduti delle due guerre. Poi la manifestazione si è spostata alla sede naturale per le commemorazioni del 4 novembre e del 25 aprile dove è stata collocata
l’altra corona al Monumento dei caduti.
Nei giorni precedenti sotto la regia ormai collaudatissima degli Alpini di Barzanò con in testa il capogruppo Giancarlo Frigerio, erano stati puliti i viali del Parco delle Rimembranze onorando con il fiocchetto tricolore tutte le targhette con il nome dei soldati.