In riferimento alla lettera a firma di Claudia Ferrario (segretaria Lega Nord Barzanò), pubblicata dal Giornale di Merate numero 42 del 20 ottobre 2015 in tema di “Teoria Gender”, dobbiamo purtroppo constatare che quanto riportato è talmente insensato, estraneo alla realtà dei fatti e strumentale che non meriterebbe nemmeno un commento.
E pensando alle famiglie e a coloro che potrebbero avere dei dubbi a riguardo di questo argomento che ci preme rispondere nel merito al cumulo di argomentazioni raffazzonate, alle bufale ed ai falsi allarmi che si vorrebbero far passare.
Il Ministero dell’Istruzione ha già più volte ribadito e confermato ufficialmente e categoricamente che “tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né ideologie gender né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo.”
Già questa frase da sola dovrebbe bastare a spegnere qualunque vena polemica se si ragionasse con un minimo di onestà intellettuale. La circolare prosegue inoltre affermando che: “le famiglie hanno peraltro il diritto, ma anche il dovere, di conoscere prima dell’iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del Piano dell’Offerta Formativa e, per la scuola secondaria, sottoscrivere normalmente il Patto educativo di corresponsabilità per condividere in maniera dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Questa opportunità offerta ai genitori, consentirà di scegliere la scuola dei propri figli dopo aver attentamente analizzato e valutato le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i docenti affronteranno durante l’anno che, in ogni caso, dovranno risultare coerenti con i programmi previsti dall’attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal Ministero”
E’ quindi evidente che il potere di valutazione e di scelta in merito ai programmi formativi spetta principalmente ai genitori e alle famiglie, cui viene riconosciuto un ruolo insostituibile.
Come Gruppo di “Impegno Civico Barzanò” ci siamo dunque chiesti quale sia il fine di questa polemica alimentata dal gruppo della Lega Nord Barzanò. Viste le premesse, la risposta ci è apparsa piuttosto ovvia, considerando anche il fatto che stiamo entrando in campagna elettorale.
Invece di fare informazione e fornire rassicurazioni ai cittadini si fa esattamente l’opposto: si cerca di creare un clima di paura e diffidenza per confondere, alimentare incertezze e nascondere al contempo la propria inadeguatezza.
Montare una polemica basandosi su “Bufale” e informazioni sommariamente recuperate sui social network, è un comportamento da irresponsabili!
Da parte nostra abbiamo opportunamente approfondito l’argomento basandoci su fonti autorevoli quali il Ministero dell’Istruzione e i soggetti direttamente chiamati in causa.
Nel caso specifico di Trieste non vi è nulla di vero su quanto è stato riportato: basti solo pensare che il programma didattico citato non è stato imposto bensì sottoscritto da più dell’80% delle famiglie.
Le parole della sig.ra Claudia Ferrario sono perfino diffamatorie quando arriva addirittura a sostenere che nella scuola sarebbero stati adottati “libri a fumetti a sfondo pornografico”.
Ci domandiamo (ironicamente) dove siano incarcerati gli autori di questo reato a sfondo sessuale che coinvolgerebbe i minorenni ?
Nel caso di Padova invece la situazione è già stata chiarita, come ha già commentato don Lorenzo Celi (direttore dell’Ufficio di Pastorale dell’educazione e della scuola della Diocesi di Padova) riferendo che “i riferimenti normativi e le delucidazioni apportate dalle competenti autorità ministeriali meritino la massima attenzione da parte di tutti e vanno nella corretta direzione di favorire un sempre più consapevole e responsabile coinvolgimento delle famiglie nella scelta dell’indirizzo educativo per i loro figli”.
Tutto ciò dimostra come questa inutile provocazione non sia basata su fatti reali ma sulle paure, supposizioni e disinformazione della minoranza. La nostra sensibilità ci ha portato a rispondere ad una lettera, che non avrebbe meritato alcun tipo di commento, ribadendo che l’attenzione di “Impegno Civico Barzanò” nell’amministrazione del paese si fonda sull’analisi oggettiva e puntuale dei problemi effettivi e delle necessità dei cittadini nel contesto locale. Con la massima trasparenza ed onestà intellettuale: soprattutto quando si tratta dell’educazione dei nostri figli.
Impegno Civico Barzanò