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Arlati: 60 anni nella storia di Barzanò

di Valentino Crippa

Giovanni e Leandra Arlati ( foto di Renato Viganò)

Giovanni e Leandra Arlati ( foto di Renato Viganò)

Ero un bambino quando nel 1955 i fratelli Arlati di Verderio Inferiore subentrarono nei locali del panificio Montanelli già in attività da molti decenni. Uno storico panificio collocato  nel tratto finale di via Garibaldi a pochi passi da Piazza Fratelli Besana centro nevralgico della vita economica e sociale di Barzanò.

Erano gli anni del dopoguerra caratterizzati dalla grande voglia di riprendere e sopratutto intraprendere nuove attività. I segnali dello sviluppo economico erano ben visibili anche nella piazza. Il monumento ai caduti eretto nel 1920 che si trovava di fronte allo storico Albergo Redaelli venne spostato per lasciare più spazio alla viabilità,ai parcheggi, agli edifici delle banche (Popolare di Lecco e Banca Agricola Milanese) e a quello della Farmacia.

La concorrenza dei Supermercati era di là da venire. Via Garibaldi era un brulicare di negozi e piccole attività. Al riguardo abbiamo sentito in questi giorni il Sig.Dante Besana allora diciottenne che abitava in un cortile a pochi passi dal panificio e che ci ha descritto in modo scrupoloso le tipologie e la collocazione delle numerose attività presenti nella via.

 L'albergo Redaelli e via Garibaldi

L’albergo Redaelli e via Garibaldi

Dallo storico Albergo Redaelli proseguendo in direzione S.Feriolo, sul lato sinistro si trovavano  in successione la cartiera di Adele Lissoni poi rilevata dalla famiglia Sala che nelle vicinanze aveva una nota Tipografia. Il Caffe Sport di Redaelli Giovanni detto “Giuvanela” (oggi Arlati caffè). Accanto il prestinaio Francesco, la macelleria-salumeria di Giovenzana Pietro e Besana Lucia.

A seguire “l’Annoni” il negozio di materiale elettrico dove si vendevano anche i frigoriferi che occupava i locali dell’ex Bar Sport di fronte al panificio Arlati. Infine “Bertin” Spreafico meccanico di bici e moto con accanto il primo distributore di benzina in funzione a Barzanò. Ultimo negozio la latteria dove i contadini portavano il latte fresco delle loro mucche per il consumo giornaliero.

Via Garibaldi a metà del secolo scorso

Via Garibaldi a metà del secolo scorso

Il panificio dei Fratelli Arlati si trovava a metà strettoia di fronte come detto all’Annoni. Accanto un portone storico ancora oggi bene in vista dal quale si accedeva al panificio e alla tipografia Sala.

Sempre dallo stesso lato all’inizio della strettoia si trovavano i negozi di parrucchiere femminile (Boaretto di Sirtori) e maschile (Isella) ancora attivo oggi a poca distanza, poi la merceria Fumagalli che si affacciava sulla via con tre vetrine e l’oreficeria “Sordi”.
Dopo il panificio Arlati ecco anche il sellaio “Carboni” che lavorava i finimenti delle cinghie, delle selle e in seguito vendeva macchine da cucire.

Via Garibaldi negli anni 60

Via Garibaldi negli anni 60

Poi la fiaschetteria di Riccarda Besana, il negozio di frutta e verdura di Mario Pozzi e quello di Giustino Redaelli che esponeva stoffe e vestiti.
Infine “Ambrusen” Ambrogio Longoni con il negozietto di scarpe dal quale ha preso sviluppo un attività che ha raggiunto traguardi allora impensabili. Accanto anche un allevamento di polli all’avanguardia nella proprietà Garbarino. Qui ci dice Dante vi lavoravano quattro o cinque persone che si occupavano anche delle mucche e delle 80 pertiche di terreno che circondavano la villa.

Giovanni Arlati

Angelo Arlati

Rosa Oggioni

Rosa Oggioni

I fratelli Angelo Arlati classe 1925 e Giovanni classe 1933 subentrarono ai Montanelli nel 1955 iniziando l’attività con l’aiuto delle rispettive consorti: Rosa Oggioni classe 1928 sposata con Angelo e Leandra Arlati classe 1933 moglie di Giovanni.

Le nuove famiglie ebbero ognuna due figli. Da Angelo e Rosa (Guido nel 1953 e Ketty nel 1959).
Da Giovanni e Leandra i figli Carla nel 1961 e Patrik nel 1975.

Giovanni Arlati sull'ingresso del negozio ( foto di Renato Viganò)

Giovanni Arlati sull’ingresso del negozio (foto di Renato Viganò)

Io e mio fratello Angelo ci dice Giovanni Arlati ci alzavamo tra l’una e le due del mattino a preparare e  infornare il pane per venderlo ai nostri clienti. Quelli più vicini venivano direttamente a prenderlo in negozio serviti da Rosa e Leandra.

Agli abitanti di alcune frazioni lontane dal centro come Cascinetta, Cascina Gallo, Dagò, Villanova e nell’attuale via Matteotti e nei comuni limitrofi di Cremella, Sirtori, Viganò dove c’erano delle rivendite, il pane veniva consegnato da noi fratelli con il furgone della ditta.

Giovanni Arlati con il furgone di servizio

Giovanni Arlati con il furgone di servizio

Sia in negozio, sia nelle frazioni i clienti venivano a prendere il pane portando sempre con se un libretto dove veniva annotata la data e la quantità di pane acquistato e altri generi alimentari.
A fine mese poi si “tiravano le somme” e si saldava il conto.
In alcuni casi di fronte ai ritardi di pagamento sui tempi concordati “ chiudevamo un occhio” per aiutare le famiglie in difficoltà economiche.

Purtroppo dopo soli 9 anni dall’avvio dell’attività e a soli 39 anni è venuto a mancare mio fratello Angelo che ha lasciato un grande vuoto nelle nostre famiglie e anche tra gli amici della squadra di calcio della Manara di cui era grande sostenitore.

Giovanni Arlati su un altro furgone

Giovanni Arlati su un altro furgone

Con tanta fatica e nel suo nome abbiamo continuato questa attività per moltissimi anni.
I figli sono diventati grandi e ognuno ha preso la sua strada. Sono contento che mio figlio Patrick abbia voluto dare continuità sulla strada che abbiamo tracciato tanti anni fà mantenendo alto il nome “Arlati”nella nuova attività aperta a pochi passi dalla vecchia sede.

Nel 2012 insieme alla sua compagna di vita Agnese, nonostante il periodo di crisi, decidono di fare alcuni cambiamenti per far rivivere l’azienda di famiglia che ormai vista la presenza di molti supermercati, stava piano piano decadendo. Danno vita così con coraggio a questo nuovo progetto che si chiama “Arlati caffè” un progetto in continua crescita.

Giovanni Arlati con i due figli Carla e Patrick e a destra la nuora Agnese

Giovanni Arlati con i due figli Carla e Patrick e a destra la nuora Agnese

La voglia e il desiderio di migliorarsi giorno per giorno li ha porati non solo a unire la panetteria alla caffetteria per creare un punto di incontro per i barzanesi, ma a lanciare una linea di prodotti gastronomici dal marchio Arlati caffè.

Nel 2014 nasce Nicolò, il loro piccolo erede che non si sa mai potrebbe essere in futuro la continuazione di una attività che ha accompagnato la storia del paese per tanti decenni.


2 Comments Add Yours ↓

  1. Gianluca #
    1

    Bellissimi ricordi! Ho vissuto sin da bambino in via Garibaldi per 20 anni, da metà anni 70 a metà anni 90. L’Arlati era il prestinaio in cui si serviva la mia famiglia, quindi sono cresciuto con il loro pane. Bravissime persone che mi ha fatto piacere ritrovare e rivedere in questo racconto.

  2. A. #
    2

    Documento storico del paese e dei suoi abitanti. Complimenti per la precisa ricostruzione.
    Angelo



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