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Commemorazione del 4 novembre 2016 a Barzanò

Il Sindaco: “la Patria è un luogo ideale per la pace, la giustizia e la solidarietà”

Anche questo 4 novembre ha costituito per Barzanò un momento di riflessione profonda sui temi della pace, della giustizia e della solidarietà. Dopo la S. Messa e’ stata deposta la corona di alloro alla lapide sul sagrato in omaggio ai caduti barzanesi delle due guerre. Alla presenza del Parroco Don Renato Cameroni, il Sindaco Giancarlo Aldeghi  ha preso la parola attorniato dagli alunni delle classi quinte della scuola primaria, dai bambini della scuola materna “Primavera”, dai cittadini, dai consiglieri comunali Eboli Martina e Claudia Ferrario, dai rappresentanti delle associazioni, con il gruppo Alpini, perno organizzativo della, giornata, in testa .

Il Sindaco Giancarlo Aldeghi tiene il discorso sul sagrato della Chiesa Parrocchiale

Il Sindaco Giancarlo Aldeghi tiene il discorso sul sagrato della Chiesa Parrocchiale

IL DISCORSO DEL SINDACO GIANCARLO ALDEGHI

“ Oggi ha detto il Sindaco si celebra la nostra Patria, si celebra la pace e la giustizia, le forze armate e la Repubblica. La Patria non può essere senza pace e  giustizia, ma non c’è pace e giustizia senza solidarietà”.

La Patria non è solo difendere un territorio. L’Italia per la pace è impegnata anche fuori dai confini nazionali con le missioni di pace. Parlando con il Parroco riflettevamo sui monumenti che andrebbero aggiornati perché morti per la Patria l’Italia li ha avuti anche in altre parti del mondo.

Tutti noi siamo impegnati a costruire la pace. La Patria è anche un luogo ideale dove tutti si possono sentire a casa propria. Non è pensabile che oggi i bambini nati in Italia, che frequentano le nostre scuole, che parlano benissimo l’italiano, che si sentono profondamente italiani e conoscono la nostra storia, non siano ancora considerati italiani perché nati da genitori provenienti da altri paesi.

Queste persone sono condannate a vivere in modo umiliante. Se non sappiamo cambiare, prima o poi, queste persone si ribellano. Non è costruendo muri e barricate ma aprendo il cuore e  cercando di gestire in modo serio anche le emergenze e i cambiamenti che il mondo ci chiama a affrontare, che si risolvono i problemi,

Se vogliamo bene alla nostra Patria dobbiamo gestire in modo solidale e con giustizia il nostro futuro. Non perché, come dice qualcuno, siamo degli sporchi buonisti, ma perché se sappiamo gestire i cambiamenti sapremo dare un futuro di pace e giustizia alla nostra Patria.           Diversamente se verrà a crearsi un clima di contrapposizione, di conflitto e di litigi, qualcuno si farà male.  Non è detto che a farsi male siano sempre gli altri, potremmo essere anche noi.

LE RIFLESSIONI DEGLI ALUNNI DELLA PRIMARIA

Gli alunni e i bambini della Primaria e della Materna

Gli alunni e i bambini della Primaria e della Materna

Concluso l’applaudito intervento del Sindaco è’ stata la volta delle riflessioni degli alunni delle classi quinte della scuola Primaria. Questi ultimi hanno letto, seguendo le lettere dell’alfabeto, frasi di inno alla pace, storie di sciocchi colori che litigano in modo violento per dimostrare che ognuno è più bello dell’altro. Alla fine però si tengono per mano e convengono che farsi la guerra è la cosa più stupida che si possa fare. Tutti gli aluni hanno infine intonato una canzone inno all’amicizia, accolti dall’applauso di tutti i presenti.

Il corteo in via Garibaldi

Il corteo in via Garibaldi

Al termine il corteo si è incamminato per via Garibaldi e viale Manara alla volta del Parco delle Rimembranze. Qui, a conclusione della commemorazione,  sono state deposte le corone di alloro al monumento ai caduti e al monumento degli alpini.

Davanti al monumento ai caduti nel Parco delle Rimembranze

Davanti al monumento ai caduti nel Parco
delle Rimembranze

V.C.

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