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Controllo di Vicinato: cittadini e forze dell’ordine insieme a tutela del bene pubblico

Una serata molto interessante e partecipata quella che si è tenuta venerdì 22 settembre nella sala civica di via Monsignor Colli.

Il folto pubblico presente ha avuto l’opportunità di comprendere meglio il funzionamento ed i vantaggi legati all’introduzione del sistema di Controllo di Vicinato, grazie alla costituzione di gruppi di persone che operano come supporto all’azione delle forze dell’ordine allo scopo di prevenire e reprimere i reati contro le persone e il patrimonio.

La serata è stata introdotta da Antonia Beretta, che con Vaentino Crippa opera presso lo Sportello del Cittadino, ed è iniziata con la presentazione dei relatori: Paolo Colombo referente per l’Associazione Controllo di Vicinato, Roberto De Paoli Maggiore Comandante Compagnia dei Carabinieri di Merate, Stefano Toro Maresciallo Capo Stazione Carabinieri di Cremella, Antonino Sberna Comandante Polizia locale di Barzanò, ai quali si è aggiunto anche il Maresciallo Del Biondo della Tenenza della Guardia di Finanza di Cernusco Lombardone.

Il Sindaco ha portato a tutti il loro saluto facendo presente che la volontà dell’amministrazione è quella di coinvolgere i cittadini sul territorio. Per questo sono stati distribuiti i moduli di adesione al Controllo di Vicinato che saranno utilizzati in futuro per proporre la costituzione dei gruppi in base alle zone di residenza.

Paolo Colombo. Il primo dei relatori intervenuto ha illustrato come sia diffuso nel mondo, in Europa e nel nostro paese, il Controllo di Vicinato. In Italia sono 300 i comuni interessati e 1500 i gruppi costituiti. Gran parte sono sorti al nord perché qui da noi la coesione sociale, intesa prima di tutto come conoscenza di chi abita vicino a noi, si è persa, mentre al centro-sud il controllo del vicinato è un fatto “naturale” perché è rimasta l’abitudine di controllare il territorio dove si vive. Anche da noi in passato quando arrivava un forestiero si diceva…” chi l’è quel le?” e si indagava sul nuovo arrivato. Oggi spesso non conosciamo i nostri vicini di casa, persino nelle case di corte, e questo è un vantaggio per i ladri che possono agire indisturbati.

La coesione sociale è dunque il primo pilastro per rendere efficace il controllo del territorio. Il secondo pilastro è l’individuazione delle vulnerabilità, ossia capire quali sono i punti deboli delle nostre case che inducono i ladri a scegliere un bersaglio piuttosto che un altro. Sono stati portati esempi e suggerimenti utili, come non lasciare sui citofoni il nome di una sola persona ma mettere una dicitura che comincia per famiglia, non tenere le siepi troppo alte nei giardini perché se una pattuglia dei carabinieri passa non può vedere se ci sono i malviventi, non lasciare la posta per troppi giorni nella cassetta e nel caso di assenze prolungate farla ritirare da un vicino di casa, non lasciare spalancate le porte dei box di giorno, controllare sempre, quando rientriamo in casa, che il cancello automatico si chiuda senza che nessuno entri di soppiatto.

Creare e far parte di gruppi di Controllo di Vicinato non costa niente e non comporta alcuna forma di rischio. Occorre semplicemente riabituarsi a osservare da casa nostra quello che avviene all’esterno, sapendo che lo si fa insieme ai nostri vicini che conosciamo, di cui ci fidiamo. Non ci vuole addestramento per partecipare a un gruppo, quello è un compito delle forze dell’ordine con le quali ci deve essere un dialogo continuo. I gruppi che si formano sono tante telecamere che si accendono, una potenza. Chi intende fare il coordinatore del gruppo di vicinato deve solo impegnarsi qualche minuto in più degli aderenti per verificare insieme l’affidabilità delle segnalazioni e trasmetterle alle forze dell’ordine. Il coordinatore, se ci sono situazioni di degrado, ne parla con i vicini, raccoglie le informazioni e ne parla con la polizia locale  a nome di tutto il gruppo. Gli autori dei furti in appartamento non sono sempre gli stessi, ecco perché può succedere che in una stessa casa, che magari presenta punti deboli o criticità dal punto di vista della sicurezza, entrino anche più di una volta. Se si scopre insieme quali sono questi punti deboli si fa prevenzione e sarà più difficile in futuro un’altra intrusione. I gruppi che si formano sono utili anche per discutere di questo.

Il Maggiore Roberto De Paoli a sua volta ha messo in evidenza l’utilità per i cittadini e per le forze dell’ordine dello strumento del Controllo di Vicinato. Guardare significa riprendere possesso del nostro territorio, di ciò che circonda la nostra casa, e può aiutare anche ad evitare le truffe, spesso odiosamente compiute ai danni di persone anziane. “Persone entrano in casa dicendo di essere operai dell’acquedotto, riescono a convincere persone anziane a mettere soldi e gioielli nel frigo e poi si portano via tutto. Perché succede? Perché non c’è abbastanza informazione, i nostri nonni sono soli. Il controllo serve a vedere chi gira fra le case”. Serve anche a tenere d’occhio i nostri figli. Una volta se i ragazzi facevano una sciocchezza si trovavano il padre che li attendeva a casa che sapeva già cosa avevano combinato.” Sono sicuro”, ha continuato De Paoli, “che qualcuno sa chi rompe le panchine ma nessuno ha il coraggio di dire che è il figlio di….” Anche in tema ambientale, il controllo del territorio potrebbe essere molto utile per reprimere o prevenire reati, a volte basta andare a passeggio con il cane per notare qualcosa che non va. La semplice segnalazione può risolvere questi problemi prima che avvengano degenerazioni.

Anche il Maresciallo della Finanza Del Biondo ha messo in evidenza come anche nel meratese si siano verificate truffe importanti legate alla vendita di rilevatori di gas, pagati 350 euro quando il costo di mercato è di 10 euro. Se fosse stato in funzione il Controllo di Vicinato, sarebbe stato più difficile per i truffatori passare indenni. Il Controllo di Vicinato vale la pena istituirlo perché le segnalazioni in tempo reale sono un elemento decisivo di contrasto ai furti e alle truffe. Recentemente una di queste segnalazioni ha permesso di recuperare della refurtiva di un certo valore che alcuni ragazzi guardati a vista da passanti avevano gettato nel torrente Molgora. Le pattuglie della Finanza, anche in borghese, lavorano giorno e notte insieme ai carabinieri per contrastare i crimini.

Il Comandante della Polizia locale Antonino Sberna ha informato che sul territorio operano in modo regolare gli operatori del gas libero ma occorre stare attenti quando vi chiedono la bolletta perché possono cambiare a nostra insaputa il contratto del gas. Una specie di truffa, quasi legittima. La polizia locale ha provveduto ad aiutare alcune famiglie per praticare il diritto di recesso ed è disponibile in questo anche in futuro. Conoscersi tra vicini non è solo utile per formare i gruppi di vicinato ma può evitare, come è successo, che una persona deceduta sia stata trovata dopo una settimana.

Anche i rappresentanti del Controllo di Vicinato operante nel comune di Osnago hanno arricchito il dibattito illustrando la loro esperienza nel loro territorio.

Gli interventi di alcuni cittadini hanno contribuito ad alimentare la discussione e chiarire altri punti critici. Una cittadina ha chiesto se il controllo di vicinato può fare qualcosa anche per il disturbo della quiete pubblica, altri due cittadini hanno chiesto perché i carabinieri non si sono fatti vedere in una casa che ha subito tre furti e se segnalando le anomalie non si rischia di incorrere in ritorsioni da parte di chi delinque, come è successo in un quartiere di Milano. A tutte queste domande hanno risposto puntualmente e con argomentazioni convincenti il Maggiore dei carabinieri De Paoli, Paolo Colombo del Controllo di Vicinato e il Sindaco Giancarlo Aldeghi che, ringraziando tutti i presenti, ha concluso la serata informando i presenti che le adesioni raccolte hanno superato il centinaio, e che tutti possono ancora aderire consegnando i moduli in comune allo Sportello del Cittadino ogni lunedì dalle 17 alle 18.30 e nell’urna che si trova nell’atrio del municipio. Si passerà poi a individuare piccole zone omogenee dove far nascere gruppi di Controllo di Vicinato, all’interno dei quali scegliere un coordinatore iniziando un percorso per rendere più sicuro il nostro paese.

 

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