Camminando sul sentiero che da Dagò conduce a Prebone da qualche settimana è impossibile non notare un orto graziosamente recintato con canne di bambù. Su un lato è stata anche collocata una piccola torretta con tanto di pennone e bandiera tricolore dove spicca la scritta scherzosa di Fort Alamo.
Renato Proserpio che da molti anni coltiva questo appezzamento di terra, come altri appassionati di questo salutare hobby sanno che la presenza delle piccole lepri ghiotte di teneri germogli rappresentano un pericolo per diverse piantine che vengono messe a dimora nel terreno.
E grazie all’amico Ambrogio Cazzaniga un autentico vulcano di idee sembra che abbiano trovato nella recinzione un valido antidoto agli assalti di questi bellissimi e velocissimi animali. Il nome di Fort Alamo in questo senso sembra proprio azzeccato.
Due piccioni con una fava: da una parte è stata creata una difesa ai roditori, dall’altra è stata abbellita l’area coltivata. E dopo aver tanto lavorato Renato e Ambrogio hanno pensato anche a un meritato riposo sedendosi su una bella panchina sempre in bambù. Realizzata da chi? Indovinatelo … non è difficile!