A meno di una inversione di tendenza piuttosto improbabile e inaspettata, il nostro paese nel 2022 scenderà anche se di poche unità sotto la soglia dei 5000 abitanti. Questa soglia era stata superata per la prima volta nell’anno 2007. Dopo 15 anni, si ritornerà nella fascia dei comuni sotto i 5000.
Da 40 anni, a partire dal 1971 la crescita della popolazione è stata costante. Da 3300 abitanti fino al picco dei 5245 nel 2011. Nell’ultimo decennio invece ha avuto inizio una lenta ma costante riduzione, nell’ordine delle 20 unità ogni anno.
La lettura dei numeri, fa emergere con chiarezza quali sono le principali cause che hanno determinato il decremento di popolazione.
Il dato più significativo del periodo 2012-2021 riguarda quello dei cittadini che sono emigrati in altri comuni italiani, ben 1884, superiore al dato di chi è immigrato da altri comuni nel nostro paese che sono stati 1592. La differenza di 292 unità spiega in gran parte la riduzione della popolazione barzanese.
C’è chi sostiene non senza ragioni, che questo fenomeno è stato accentuato dalla crisi economica iniziata nel 2008, che porta una quota di cittadini a scegliere la residenza dove gli immobili costano meno. Queste considerazioni per essere attendibili dovrebbero però essere verificate con uno studio sulle variazioni della popolazione residente negli altri comuni della zona.
Un secondo dato riguarda il saldo tra nascite e morti.
Nel decennio 2012-2021 le nascite sono state 341 e i morti 487. Un’inversione di tendenza rispetto al decennio precedente 2002-2011 quando il rapporto era capovolto, 472 nati e 373 morti con un saldo attivo di 99 persone. Per non parlare del decennio 1971-1980 con 517 nati e 372 morti su una popolazione che era attestata su meno di 4000 abitanti. Un altro mondo.
Certo la popolazione tende a diminuire ma non va dimenticato che Barzanò dal punto di vista dell’estensione territoriale a seguito della separazione nel 1953 di Cremella, Sirtori e Viganò ridiventati comuni, è da considerare un piccolo comune di soli 3,6 chilometri quadrati. Il comune unificato nel periodo 1928-1952 aveva 11 Km. di superficie, stessa dimensione di Merate, di Missaglia e poco meno di Casatenovo.
La densità abitativa per chilometro quadrato è invece tra le più alte della nostra Provincia. Barzanò con 1384 abitanti è il terzo comune più densamente abitato, solo dopo Malgrate con 2245 e Calolziocorte con 1494.
Quindi non preoccupa la piccola riduzione di abitanti. A preoccupare invece sono la forte riduzione delle nascite che potrebbero influire negativamente sui servizi scolastici e non solo.
Come si può vedere dai dati sopra riportati la media annua dei nati nell’ultimo decennio si è attestata a 34 unità, mentre nel decennio precedente 2002-2011 era di ben 47. Ma la discesa prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni 2017-2021 periodo nel quale i neonati sono stati 144 si è accentuata, portando la media annua a soli 29 nascite.
La politologa Hannah Arendt sosteneva che senza l’arrivo di esseri nuovi, di giovani sarà la rovina.
La sfida principale dell’Italia e del nostro tempo è l’integrazione a partire dai bambini immigrati che sono già in Italia o sono nati qui.
L’Italia e i segnali sono evidenti anche a Barzanò è indebolita drammaticamente dal crollo della natalità. Se non si cambia rotta (vedi tabelle 2020-2070) il destino è quello dell’inverno demografico.